Cos’è e a cosa serve l’olio essenziale di lavanda, proprietà e benefici

campo di lavanda

L’olio essenziale di lavanda viene ricavato dalla lavandula Angustifolia del gruppo delle Labiate ed è noto non solo per il profumo inconfondibile ma per una serie di proprietà come ad esempio quella di ridurre gli stati di emicrania, l’insonnia, i dolori mestruali e la cistite.

Questo è uno degli oli essenziali più usati e apprezzati per la fragranza e per le innumerevoli proprietà. L’estratto di lavanda è particolarmente delicato tanto da non avere particolari controindicazioni. L’aromaterapia utilizza l’olio essenziale di lavanda per calmare i nervi, donare effetto antidepressivo, facilitare il sonno e sciogliere le contratture muscolari.

In realtà l’olio di lavanda è anche un ottimo prodotto per favorire la digestione. Inoltre offre proprietà antisettiche e antibatteriche naturali eppure molto efficaci. Scopriamole insieme.


Storia dell’olio essenziale di lavanda

L’essenza di lavanda ha una storia alle sue spalle; il prodotto ha origini europee ed è particolarmente diffuso nell’Europa meridionale ed occidentale. A diffondere l’utilizzo sono stati gli antichi Romani che mettevano alcuni mazzetti di fiori nell’acqua dei bagni termali. 

Oltre ai profumi, che restano assolutamente incredibili, sono state poi scoperte le numerose proprietà di questo prodotto naturale, come ad esempio la capacità di lenire ferite da ustioni.


Proprietà dell’olio essenziale di lavanda

L’olio di lavanda ha numerose proprietà e può dare molti benefici. Il prodotto è conosciuto per il trattamento del mal di testa e risulta efficace nelle emicranie da stress. 

Tra le principali proprietà c’è la gestione degli stati di insonnia. Chi utilizza l’olio essenziale di lavanda con regolarità riesce a ritrovare un equilibrato ritmo sonno veglia ideale e virtuoso. 

L’olio alla lavanda è anche conosciuto per le proprietà antisettiche e antibiotiche, tanto che viene utilizzato per i suffumigi nel trattamento di sinusite e raffreddore, dando ottimi risultati anche in chi soffre di tosse grassa. Note sono le proprietà cicatrizzanti dell’olio applicato sulla pelle in caso di ustioni, ferite o punture di insetti ma anche meduse o eritemi solari. 

L’olio essenziale di lavanda cura gli stati di ansia, riesce a dare risultati sia nel trattamento dello stress che negli stati di ansia leggeri in cui si manifestano momenti di tristezza e angoscia. Si tratta di un ansiolitico naturale al 100% che può aiutare in periodi di tensioni.


Come usare l’olio essenziale di lavanda

Sono varie le modalità di impiego degli oli essenziali di lavanda. Tra le più popolari abbiamo il già citato diffusore per ambienti: è sufficiente versare poche gocce nel contenitore del dispositivo per donare alla stanza un piacevole profumo. Ma anche un’energia diversa.

Tra gli usi meno conosciuti dell’olio di lavanda: lenire il prurito il bruciore delle punture di insetto. Come si usa: basterà applicarlo direttamente sulla pelle per sentire giovamento.


Salute psicologica

Conviene usare l’essenza alla lavanda per dormire in modo più sereno. Se soffri di insonnia o risvegli notturni, le gocce di lavanda ti aiuteranno. Come si usa? Posiziona un fazzolettino imbevuto di olio essenziale vicino al cuscino e vedrai la differenza già dalla prima notte. 

Chi si serve dell’olio essenziale di lavandula angustifolia ha l’opportunità di combattere l’ansia e la tristezza con un rimedio naturale. Questa sostanza è fonte di serenità. Ha una blanda capacità sedativa e aiuta a contrastare i disturbi del sonno: a tale scopo potete semplicemente bagnare un fazzoletto con gocce di lavanda e sistemarlo sul cuscino, oppure riempire l’ambiente con il profumo della pianta tramite un apposito diffusore.


Beauty routine

Aggiungendo qualche goccia all’acqua per il pediluvio si troverà giovamento e relax favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso. L’essenza di lavanda può essere utilizzato per massaggi, per eliminare la forfora e per i suffumigi in caso di raffreddore e sinusite.  


Deodorante

Infine una proprietà e un utilizzo a cui molti non pensano è quello di sostituire il deodorante tradizionale con un olio essenziale: aggiungendo qualche goccia direttamente sotto le ascelle potrete avere una profumazione naturale e delicata ma soprattutto fresca.


Come si utilizzano gli oli essenziali di lavanda

Passiamo alle istruzioni per capire come si usano gli oli essenziali di lavanda. È possibile l’utilizzo topico, ma mescolando qualche goccia di essenza con 100 ml di olio vegetale. 

olio essenziale di lavanda

Questo vale specialmente per gli oli essenziali meno delicati, che non vanno adoperati direttamente a contatto con l’epidermide. Ad ogni modo, dall’unione di olio essenziale di lavanda e olio vegetale nasce un cosmetico home made ottimo per i massaggi.

Un’altra soluzione è versare l’estratto di lavanda nell’acqua della vasca, per un bagno caldo in pieno relax. Non dimentichiamo il fazzoletto inumidito con l’essenza, da collocare sul cuscino o sul comodino. Questo ti aiuta a trovare relax e un sonno migliore.


Quanti tipi di oli essenziali di lavanda

Esistono più oli essenziali di lavanda. Si usano più vegetali ma tutti appartengono al genere lavandula, che fa parte della famiglia delle Lamiaceae. Nello specifico cosa sappiamo?

Noi ci soffermeremo sugli oli essenziali di lavandula angustifolia, di lavandula latifolia e di lavandula hybrida. Queste tre piante si somigliano nell’aspetto, ma sono leggermente diverse per i principi attivi e per l’azione che svolgono. I tre oli essenziali di lavanda che abbiamo descritto si ricavano con distillazione in corrente di vapore.

Della lavandula angustifolia si usano le sommità fiorite, della lavandula hybrida le spighe e gli steli, della lavandula latifolia i fiori come per quella officinale. Il vapore passa attraverso le parti della pianta inserite nel distillatore, e alla fine fuoriesce l’essenza.  


Olio essenziale di lavandula hybrida

L’estratto di lavandula hybrida è conosciuto anche come olio essenziale di lavandino. La pianta è diversa dalla lavanda officinale per gli steli, che sono ramificati: ci sono due steli secondari che si dipartono da quello centrale, e sono tutti adornati da fiori tra il viola e il blu.

Questo olio essenziale ha molti chetoni, come quello di latifolia, e non è adatto ai più piccoli. È apprezzato in profumeria, ed è un eccellente antiparassitario contro pulci, zecche e acari.

L’essenza di lavandula hybrida è battericida, miorilassante e cicatrizzante. È nemica dei crampi, delle dermatiti, delle piaghe cutanee e delle tendiniti. È, poi, antistress e calmante, anche se il suo aroma è meno intenso rispetto a quello della lavanda officinale.


Olio essenziale di lavandula latifolia

Passiamo a un altro tipo di olio essenziale di lavanda: quello che si ottiene dalla lavandula latifolia. Questa specie si distingue dalla lavandula angustifolia per le foglie: come suggerisce il nome, sono più larghe della latifolia. Il colore dei fiori: porpora scuro e viola.

L’olio essenziale di lavandula latifolia ha un’alta concentrazione di chetoni, e di conseguenza è meno delicato dell’essenza di lavandula angustifolia. Ci sono controindicazioni nel corso della gravidanza, e sui bambini che non hanno ancora compiuto 6 anni.

Questo olio è ideale per i problemi muscolo-scheletrici. È espettorante e antinfiammatorio, raccomandato contro i reumatismi, i crampi, le bronchiti e le laringiti. Sono celebri le sue proprietà antimicotiche e cicatrizzanti in caso di infezioni, acne, ustioni e ferite superficiali.

L’olio di lavandula latifolia è consigliato anche per il trattamento delle punture di insetto. Pensate che alcuni lo usano addirittura per le punture delle meduse.


Olio essenziale di lavandula angustifolia

L’olio essenziale di lavanda più noto, nonché il più diffuso nel campo dell’aromaterapia. L’olio di lavanda per eccellenza, tanto delicato da poter essere impiegato anche per tranquillizzare i bambini che non riescono a dormire e per lenire le irritazioni della loro pelle.

L’olio essenziale di lavandula angustifolia è contraddistinto da un’elevata percentuale di alcoli ed esteri, il che contribuisce al suo effetto rilassante. Al contrario, la quantità di chetoni è molto bassa: non va oltre l’1%. Per tutte queste ragioni si può usare anche durante l’infanzia, ed è uno dei pochi oli essenziali a cui si applica tale discorso.

La lavandula angustifolia è un must per curare la cute arrossata, le coliche addominali, le emicranie e i fastidi ai muscoli e alle articolazioni. È una panacea, benefica per l’apparato digerente. Purifica ed è in grado di riequilibrare la normale attività dell’intestino.