Storia e nascita dell’aromaterapia

Storia e nascita dell’aromaterapia

Ti sei mai chiesta da dove proviene l’usanza di usare delle fragranze profumate per suscitare degli effetti positivi nell’ambiente che ci circonda? Questa pratica ha origini molto antiche e forse è proprio nella sua nascita che si nasconde la meraviglia dell’aromaterapia.

La nascita dell’aromaterapia

Prima di tutto dobbiamo fare una distinzione: l’aromaterapia come la conosciamo noi oggi (ovvero con oli essenziali ottenuti per distillazione solitamente in corrente di vapore) nasce nel 1910 in sostanza per uno sbaglio del chimico René Maurice Gattefossé. Mentre lavorava nella profumeria di famiglia infatti si è ustionato per sbaglio in seguito ad un’esplosione. Provando ad applicare sulla ferita i rimedi della medicina tradizionale dell’epoca però la ferita peggiorava invece che guarire.

Dopo aver provato tutti i rimedi possibili ha fatto un ultimo tentativo applicando sulla ferita dell’olio essenziale di lavanda. Questo olio avrebbe aiutato la ferita a rimarginarsi permettendo al chimico francese di guarire e quindi tornare in salute. Ovviamente questo è un aneddoto, è da verificare che effettivamente sia successo questo (potrebbe infatti essere un episodio creato apposta per far parlare dell’olio essenziale di lavanda), però è indubbio che gli oli essenziali hanno effetti su di noi, sul nostro corpo e sul nostro umore. Questi effetti derivano dalle proprietà delle piante da cui gli oli sono estratti e quindi sono innegabili.

Origini storiche dell’aromaterapia

Ben prima che il chimico francese di cui abbiamo parlato prima scoprisse gli effetti dell’olio essenziale di lavanda le piante aromatiche godevano infatti da sempre di uno status particolare. Basti pensare infatti a tutti i rituali religiosi che prevedevano di bruciare piante dall’aroma particolare con lo scopo di propiziare gli dei oppure di scacciare la sfortuna. Questi rituali vengono tutt’ora documentati da molti antropologi che esplorano le terre più lontane dove tutt’ora vivono tribù essenzialmente incontaminate e con non hanno avuto nessun contatto con il mondo esterno.

Andando avanti nella storia vediamo come si iniziano ad usare queste stesse piante per curare le malattie che (mancando la medicina scientifica) molto spesso mietevano molte vittime tra la popolazione. Addirittura gli aromi venivano usati come deterrente per le malattie: hai presente quelle maschere che imitano un becco molto lungo che venivano indossate dai medici durante il periodo rinascimentale? Contenevano un mix di erbe aromatiche che avevano lo scopo di non far contagiare i medici dalle malattie come la peste.

Ovviamente ora per noi questi cenni storici non hanno senso, grazie alla medicina scientifica sappiamo infatti come si trasmettono le malattie, ma a livello di cultura popolare questi rimedi sono rimasti e tutt’ora vengono utilizzati, basti pensare alle fumigazioni.

Come hai potuto leggere in questo articolo le origini dell’aromaterapia sono molto profonde e ben radicate nella cultura umana. Molto spesso si tende a pensare alla vista come al senso principale grazie al quale l’essere umano percepisce il mondo, di contro possiamo pensare che l’olfatto invece sia sempre stato rivelatore di quello che l’occhio non è in grado di percepire. Ci aiuta ad andare al di là di quello che vediamo per percepire meglio quello che sentiamo.